7 Settembre, 2018 | Carpa | Articoli | Notizia
0 CommentsL’estate è una stagione difficile da interpretare, il caldo torrido e la siccità rende le carpe molto apatiche e andarle a ricercare non è di certo facile.
Ho deciso di affrontare un lago del nord Italia dove non avevo mai pescato prima, le condizioni non erano male visto le numerose piogge del periodo il livello si era mantenuto alto. Essendo una diga, nei periodi estivi viene utilizzata per irrigare i campi sottostanti e di conseguenza è soggetta a numerosi sbalzi di livello. Come spesso accade prendo qualche informazione generale ma come di mia consuetudine mi affido molto all’intuito e cerco di capire e interpretare il lago una volta giunto sul posto.
Le prime due notti passano senza alcuna partenza, vuoi per miei errori o vuoi per il semplice fatto che le carpe non giravano in quella zona anche se la morfologia del fondale e la zona mi facevano pensare il contrario. Decido quindi di spostarmi in un’altra zona del lago, ricca di ostacoli e con fondale più basso. Visto le condizioni anomale della stagione e le piogge battenti che cadevano alla notte, avendo un canale che buttava dentro acqua dalla montagna mi sembrava essere uno spot appetibile. Effettuo un’abbondante pasturazione con scopex e source aggiungendo un po’ di tiger, il tutto bagnato con il mulberry plum liquid.
La prima notte in questa nuova postazione mi regala una superba specchi di notevoli dimensioni, catturata con boiles pop-up Butyric-c fluo del 20 mm, infallibile come sempre. La mossa di cambiare zona è sembrata azzeccata perché i giorni successivi si sono dimostrati molto proficui, e numerose carpe mi hanno fatto visita. L’esca più apprezzata è stata la The Source che come spesso accade mi regala belle catture in giro per l’Italia.
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